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Il vino rosso perde spazio anche sui social. I bianchi invece spopolano
VinNatur Genova: annunciata la rassegna del vino ai Magazzini del Cotone

In un'epoca di velocità e frivolezza c'è sempre meno spazio per gustare una bottiglia di vino rosso importante

I gusti nel vino possono essere un'emanazione del cambiamento della società. Secondo Gambero Rosso, infatti, la cultura dell'immediatezza tipica dei social è entrata in qualche modo anche all'interno del settore vitivinicolo e non sarebbe un caso che le etichette di rosso importante siano molto meno apprezzate dai clienti rispetto al passato, complice anche un clima più caldo.

"Il ragionamento è complesso. - spiega Cristina Mercuri, candidata Master of Wine e fondatrice del Mercuri Wine Club, a Gambero Rosso  - Lo stile del vino, il concetto di contemporaneità è cambiato: i vini sono scarichi di colore e alcol, sono sempre più slanciati e lineari. Ed è connesso al concetto di consapevolezza del consumatore, aspetto salutistico in primis: i giovani sono attenti alla forma fisica, sono preoccupati del cambiamento climatico e pensano che i vini più leggeri siano anche più sostenibili. I social sono la conseguenza di quello che è lo stile dominante".

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Sui social network, spiega l'esperta, si sono due diversi approcci sul vino: uno molto verticale specializzato per tipologia, ad esempio per lo Champagne o le grandi etichette, e uno trasversale come quello da lei intrapresa di natura educativa. 

"Parlare di influencer nel mondo del vino è complicato. - continua Mercuri - Esiste una platea di micro-creatori che non ha nessun tipo d’influenza. L’influencer non è definibile tanto dal suo numero di follower ma da quanta autorevolezza trasmette. Instagram, ma in generale tutti i social hanno frammentato gli appassionati di vino in gruppi, tribù contigue ma quasi impermeabili. Chi segue certi follower, chi altri, tende sempre a riferirsi a chi la pensa e beve come lui. 

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Questa nuova tendenza emerge dal fatto che aumentano le richieste di vino bianco leggero rispetto a quelle di rossi dalla grande densità. Il trend è a livello globale: "Negli USA le vendite di vini rossi nel 2023 sono calate del 9%. Una flessione che riguarda tutte le principali varietà: dal Cabernet Sauvignon (-7%) al Merlot (-12%), per arrivare al -16% del Syrah. E per il futuro preoccupa soprattutto che il vino è la bevanda meno presente tra i consumatori giovani con una quota del 13% contro il 30% di spirit e birra", spiega Carlo Flamini, responsabile dell’Osservatorio del vino dell’Unione italiana vini.





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